Bouledogue e gatti: una convivenza possibile


Ami così tanto i Bouledogue francesi che decidi da adottarne uno ma hai paura che la tua gatta non lo accetti. Questa è stata la mia prima preoccupazione e voglio raccontarti come ho risolto questo problema.
Cani e gatti sono totalmente diversi, lo sappiamo tutti. Il felino è molto più indipendente e schivo, a differenza dei cani che vivono per il proprio padrone e sono sempre disposti a giocare e tenerci compagnia.
Quando io e la mia compagna abbiamo deciso di adottare Spock, avevamo già da 6 anni una gatta, Fujiko, la quale vive da sempre solo in appartamento.
Fujiko, come la maggior parte dei felini, è una gatta molto territoriale e gelosa di noi padroni. Più di una volta l’abbiamo vista con coda gonfia e cresta sulla schiena perché vedeva, dalla finestra, un altro gatto nel giardino.
Non vi nascondo quindi la nostra preoccupazione nel dover portare a casa il piccolo bulletto. Come avrebbe reagito la gatta? In tanti dicono che tra animali riconoscono i cuccioli ma vi assicuro che non tutti sono uguali. Ho visto gatti arruffarsi fino ad attaccare cuccioli della loro stessa specie, figuriamoci con un cane che, sappiamo tutti, ha sempre voglia di attenzione e giocare con tutti.
I cuccioli sono iperattivi, non conoscono paure e qualsiasi cosa è fonte di divertimento.
Così ho deciso di giocare d’anticipo e documentarmi sull’argomento.
COME PREPARE IL PROPRIO GATTO A UN NUOVO COINQUILINO
Discutendo con amici, veterinari e leggendo vari blog online, ho scoperto un prodotto studiato per attenuare lo “stress da cambiamento” nei nostri amici felini: FELIWAY.
È un prodotto totalmente innocuo per l’uomo con effetto calmante sui gatti. Si tratta di feromoni felini che vengono rilasciati gradatamente nell’ambiente da un diffusore elettrico, come quello dei profumi ambiente con una copertura di 70mq.
Quindi, se la vostra abitazione è di dimensione maggiore, dovrete acquistarne un numero per garantirne un’adeguata copertura.
Per mia esperienza, è meglio inserire il prodotto almeno 10 giorni prima dell’arrivo del nuovo arrivato, di modo che l’ambiente sia opportunamente saturato e il gatto sia il più docile possibile. Noterete un cambiamento nel giro di un paio di giorni, vedendo il gatto molto meno stressato rispetto al solito.
In seconda battuta ho deciso di far conoscere Spock a Fujiko e cosa non utilizzare se non il loro olfatto? Così sono andato in allevamento e ho impregnato alcuni stracci con la pipì del cucciolo e altri li ho avvolti attorno a lui, mentre lo tenevo in braccio, di modo che vi lasciasse sopra il suo odore.
Una volta tornato a casa ho fatto annusare questi stracci a Fujiko che, curiosa com’è, ha trascorso diverse decine di minuti a sentirne gli odori e guardandosi intorno.
Nei giorni successivi posizionavo quegli stracci nei punti preferiti della gatta dove solitamente va a dormire, di modo che si abituasse a quei nuovi odori.
Il giorno che dovevamo andare a prendere Spock in allevamento, dopo aver verificato che la casa fosse a prova di Bouledogue Francese, ho tagliato le unghie a Fujiko, così da limitare i danni da eventuali risse.
Una volta tornati a casa, con Spock in braccio, Fujiko non si era accorta di nulla, finché non ha notato una nuova cosa pelosa e puzzolente che si muoveva vicino a me. Inizialmente era molto diffidente, così li ho avvicinati, sempre con molta cautela e attenzione, per farle annusare Spock, di modo che potesse collegare l’odore degli stracci, oramai per lei comune, a quello del cucciolo.
Beh, non lo ha ucciso, lo ha ignorato per 2 mesi; nonostante Spock abbia sempre provato a coinvolgerla in qualsiasi gioco. Ogni tanto lei gli soffiava per tenerlo lontano o gli tirava qualche zampata, senza unghie, sul testone, per fargli capire che in casa comanda lei.
Un giorno, inaspettatamente, ha deciso di accettarlo e per farlo è andata a dargli due musate di benvenuto nel territorio.
Ora non passa giorno che non giochino assieme.
Per i primi 4 mesi di convivenza, però, ho sempre tenuto separati i due pelosi. Sia quando non eravamo presenti in casa, sia la notte, perché non sapevamo cosa potesse succedere senza di noi, sempre pronti a intervenire in caso di rissa.
Poi una sera, tornando a casa, li ho trovati che dormivano assieme, perché non mi ero accorto che Fujiko si era nascosta sotto al piumone mentre portavo Spock in camera da letto per separalo da lei. Da quel momento non li ho più separati.
La convivenza tra gatti e cani non è impossibile ma va fatta con attenzione, cura, e con i giusti tempi.
Hai dei dubbi o vuoi altri chiarimenti? Contattami senza problemi!
Ciao!